Ok, hanno scoperto o sospettano che abbiate un linfoma. E adesso?
Adesso è importante fare due cose. Innanzitutto verificare che sia davvero un linfoma e che tipo di linfoma è, perché ne esistono molti tipi diversi e ognuno si cura in maniera diversa. E poi è importante sapere quanto si è esteso: la cosiddetta "stadiazione", capire a che stadio è arrivato. Un linfoma non “cresce” soltanto: tende a diffondersi ai linfonodi vicini, finché non li ingloba, e nelle fasi più avanzate si diffonde al midollo osseo, che è la “fabbrica” delle cellule del sangue. Ovviamente più il linfoma è grande e diffuso, più la terapia deve essere aggressiva. Tenete comunque presente che la prognosi (cioè il “come andrà a finire?”) per il linfoma, soprattutto di Hodgkin, è sempre molto buona rispetto agli altri tumori anche nelle fasi più avanzate.
Come capire che tipo di linfoma avete? Per saperlo con certezza c’è un solo modo: prenderne un pezzetto e vedere com’è fatto. Quindi bisogna fare una biopsia di un linfonodo colpito, cioè prendere un linfonodo, e fare il cosiddetto esame istologico, cioè vedere in che modo sono disposte le cellule e qual è la “struttura” del tessuto del linfonodo.
I linfonodi ovviamente si prelevano con un intervento chirurgico. Se avete dei linfonodi infossati facilmente accessibili – sopra la clavicola, sotto l’ascella, all’inguine per esempio – si tratta di un piccolo intervento che si può in genere eseguire in anestesia locale. Se invece la massa è più profonda – per esempio addominale, oppure mediastinica, cioè dietro lo sterno tra i due polmoni e il cuore – sarà necessario un intervento di tipo diverso, probabilmente in anestesia generale. Comunque vi spiegheranno tutto: ricordatevi che fare domande e capire bene è vostro diritto, e che nessuna domanda è stupida! Chiedete di rispiegare tutto quello che non capite e chiedetelo PRIMA!
Dicevo che i linfomi possono essere di tanti tipi. I tipi principali sono due: il linfoma di Hodgkin (dal nome del signor Hodgkin, che per primo descrisse i sintomi tipici legati a questa malattia), che a sua volta comprende diverse varianti; e il gruppo dei linfomi non Hodgkin, cioè… tutti gli altri! Che anche loro possono essere di diversi tipi…
Come ho già scritto, se vi interessano le varie classificazioni vi rimando ai siti più “tecnici”. Qui racconto la mia esperienza con il linfoma di Hodgkin, variante scleronodulare.
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