venerdì 1 ottobre 2010

Prepariamoci alle terapie 2 – L'accesso venoso centrale: come si mette?

Prima di mettervi un accesso venoso centrale, i medici controlleranno i vostri esami del sangue, in particolare la coagulazione e le piastrine: è importante che i sanguinamenti da eventuali “buchetti” indesiderati si fermino subito, quindi la vostra coagulazione e le vostre piastrine devono funzionare bene.

Per prima cosa il medico prepara un “campo sterile”: la cannula che vi sta per mettere entrerà in una grossa vena che arriva direttamente al cuore, quindi è importante evitare tutto ciò che può dare infezione! In pratica disinfetta ben bene non solo il punto dove dovrà fare la puntura, ma una zona molto più ampia; e poi copre tutto con telini sterili, lasciando libera solo la zona dove deve “lavorare”. Probabilmente il telino vi coprirà la faccia: se vi dà fastidio ditelo subito. È importante che non vi muoviate dopo, mentre il medico sta lavorando!
Poi vi faranno un po' di anestesia locale nella zona in cui metteranno la cannula e i punti per fissarla. L'anestetico locale brucia un po' mentre lo iniettano, ma dopo vedrete che non sentirete niente. Sentirete solo spingere, e forse un po' di bagnato se esce un po' di sangue. State immobili, se c'è qualche problema (avete male o prurito al naso o il telino dà fastidio...) ditelo senza muovervi, ed evitate di fare respironi profondi. Tenete presente che, contrariamente alle vene sulle braccia, la vena profonda in cui il medico deve mettere la cannula non si vede né si sente dall'esterno: il medico sa dov'è ma a volte deve cercarla un po'. Abbiate pazienza, e vedrete che sarà una procedura più veloce di quel che pensate.

Dopo aver posizionato la cannula, bisogna fissarla. L'Hohn si fissa facilmente, con dei punti, alla cute, oppure con una particolare placca adesiva (che è molto meglio dei punti!). Il Groshong va “tunnellizzato”, cioè lo si fa passare sottocute fino a farlo emergere, in genere, davanti allo sterno: in questo modo è molto più difficile che si sposti o si tolga. Per il Port invece bisogna ancora fare una “tasca” sottocute in cui mettere il piccolo “serbatoio” a cui collegare la cannula; il tutto poi si chiude con punti riassorbibili, o che si toglieranno dopo qualche giorno. TUTTE queste manovre vengono eseguite in anestesia locale: se avete male ditelo! Ricordatevi che il dolore non è una cosa che “dobbiamo sopportare”, se non per brevissimi momenti: i mezzi per non sentire dolore ci sono! Però se non dite a medici e infermieri che avete dolore loro non possono aiutarvi.

Una volta posizionato il vostro accesso venoso, vi porteranno a fare una lastra del torace. La lastra ha due scopi. Innanzitutto conferma che la cannula sia posizionata bene. Inoltre controlla che non si sia accidentalmente “bucata” la pleura, che è una specie di “sacchetto” che circonda il polmone tenendolo sottovuoto e “in aspirazione”: se si buca la pleura, il polmone tende a collassare, in maniera più o meno importante (è il cosiddetto “pneumotorace”). I medici sono sempre molto attenti a non bucare la pleura, ma purtroppo qualche volta può succedere. Se il pneumotorace è piccolo in genere si riassorbe da solo, se è un po' più grande i medici prenderanno i necessari provvedimenti.

Se la lastra del torace è a posto, complimenti! Avete un accesso venoso centrale ben messo e utilizzabile, e le vene periferiche di braccia e gambe ve ne saranno grate! Ricordatevi che queste cannule vanno lavate e eparinate regolarmente: cioè anche se ci sono lunghi periodi in cui non fate terapie né prelievi dovete andare ogni tanto a far “lavare” la cannula (iniettando della soluzione fisiologica, in pratica acqua sterile) e a metterci un anticoagulante, l'eparina, in modo che il sangue non si coaguli tappando la cannula. Una cannula ostruita è inutilizzabile e va sostituita: quindi fate attenzione!
Un'altra cosa a cui fare attenzione, per Hohn e Groshong, è la pulizia del sito di inserzione della cannula e dei punti. Non “pasticciatela” e tenetela sempre ben pulita e coperta con una medicazione sterile, e segnalate alle infermiere se per caso vi fa male o si arrossa o si gonfia: le infezioni in questa sede sono un guaio da evitare.

Bastano queste poche attenzioni e la vostra cannula durerà a lungo; e vedrete che renderà la vostra vita di paziente molto più facile...