giovedì 3 dicembre 2009

Come si scopre un linfoma - parte 2

Come ho scoperto il MIO linfoma... la storia inizia da lontano.

Inverno 2007-2008. Uno degli inverni più secchi degli ultimi anni, quasi siccità. La pelle mi sembra un po' secca. Prude. Dappertutto. Inizio a mettere creme e va un po' meglio. Ma poco. Poi provo a cambiare le stoffe, uso solo cotone, taglio tutte le etichette perché non le sopporto. Passano i mesi.

Stanca. Mamma mia se sono stanca. Certo, stiamo facendo turni pazzeschi. Ma d'altra parte i miei turni non sono più pesanti di quelli degli altri, se ce la fanno loro perché non dovrei farcela io? Il prurito continua, eppure ho fatto anche esami del sangue ed era tutto più o meno a posto, niente problemi al fegato, non sono allergica... sarà lo stress? Può essere... sembra peggiorata anche l'esofagite da reflusso: per dormire devo aggiungere un cuscino, altrimenti mi viene la tosse. Mah... forse dovrei andare da uno psicologo...

Inverno 2008 - 2009. Continuano, e aumentano, il prurito, la stanchezza, e i cuscini... Mi sembra sempre solo stress. Ripeto gli esami del sangue, sembra sempre tutto ok. Lavoro, lavoro, lavoro. Mi sento un po' gonfia, la catenina non sembra più stretta? E la giugulare esterna sinistra mi sembra turgida, no? Chiedo ai miei colleghi... ma no, figurati... Magari fai una lastra del torace. Sì... e poi? ho altro da fare... e il tempo passa...
28 aprile. Torno da una settimana di ferie passata dai miei praticamente sempre a dormire, ma non mi sento molto riposata. Forse perché la settimana ancora prima avevo lavorato 90 ore? Mah...

Come sempre al rientro dalle ferie, ho "vinto" il turno mattino-notte, e mi preparo alla notte facendo il mio solito pisolino. Stavolta però mi ribello ai cuscini: ho sempre dormito meglio senza cuscini e a pancia in giù, possibile che non possa farlo anche ora?
Mi sveglio a fatica dopo un paio d'ore, la sveglia suona con insistenza, la testa è pesante. Mi guardo allo specchio e mi spavento a vedere gli occhi gonfi. A dire il vero mi sento tutta gonfia, testa, collo... Palpo istintivamente il collo e finalmente lo sento: un linfonodo sovraclaveare a destra, grosso almeno 2-3 cm, ma come avrò fatto a non sentirlo prima?
E d'un tratto, finalmente, dopo mesi, i pezzi del puzzle iniziano ad andare a posto...

Vado a lavoro. Al mio ingresso in rianimazione le infermiere mi vedono e si alza il coro: ma cos'hai fatto??? hai una faccia! Tranquille, mi sono solo svegliata un po' gonfia, in effetti ho anche un linfonodo ingrossato, ma tranquille, ora vado in pronto soccorso e mi faccio fare due esami... Il mio collega della notte è al telefono, gli parlerò poi...
L'internista del pronto soccorso è d'accordo con me sugli esami e suggerisce anche un ecografia del collo per la mattina dopo. Sono io a chiedergli la lastra del torace. Lui: figurati, dai, speriamo proprio di no... Io: tu prescrivimela.
Passo in radiologia ma c'è tanta gente, e poi proprio in quel momento mi chiamano per un cesareo urgente. Un bel maschietto. Un piccolo miracolo, come sempre, quel piccolo cucciolo urlante, la mamma commossa. Il mio ultimo cesareo per un po'... per fortuna, comunque, anche l'ultima chiamata della notte: quasi un secondo miracolo!

Ripasso in radiologia, c'è ancora gente, ma i tecnici decidono che io ho la precedenza (d'altra parte ero già passata prima, no?) e mi fanno passare. Quando esco dallo spogliatoio c'è un torace sul monitor, e commento: beh, non è male. Il tecnico: sì, in effetti è meglio del tuo... che è questo: il mediastino è un po' allargato, ma lo sapevi già, vero? io: no, ho fatto la lastra per questo. Il tecnico: ah... mi è sembrata una gran risposta, non c'era proprio altro da dire. Quella lastra poteva voler dire solo linfoma. Se poi ci metti il prurito, la stanchezza, la tosse (che, iniziavo a sospettare, era dovuta alla massa e non all'esofagite), non poteva essere molto altro. Lo sapevo io, lo sapeva il tecnico. L'ha capito subito anche il mio collega della ria, quando sono tornata su e gli ho fatto vedere la lastra. Essere medici in certe cose aiuta, ti risparmi qualche ansia da attesa, perché alcune cose le capisci da solo.

Beh, è stata una serata lunga, sono le 2 passate, e la mia stanchezza è sempre con me. Me ne vado a dormire. Ma riesci anche a dormire, mi chiede il collega? Oh sì! Assolutamente sì!
Vado a stendermi nella poltrona-letto dove ci stendiamo quando non ci chiamano per qualche urgenza, con tre cuscini stavolta... ma in effetti non mi addormento subito. Mi domando cosa mi aspetta, e quando sarà la prossima notte che passerò su quella poltrona, se ci sarà un'altra notte su quella poltrona... ma sono certa di sì. Il linfoma ha una prognosi ottima, l'ematologia non è stato uno dei miei esami preferiti all'università ma questo me lo ricordo bene. Se proprio devi avere un tumore, forse il linfoma è il migliore di tutti. O almeno, il meno peggio.
E poi, se devo essere sincera: sollievo. Non è stress, non sono matta. Finalmente so. Finalmente si potrà fare qualcosa. Finalmente, soprattutto, posso riposare. Al mattino inizieranno gli esami, le cure, le novità che, di fatto, cambieranno un bel po' la mia vita, almeno per qualche mese. Ma per ora posso riposare. Tranquilla, finalmente.

(foto tratte dal sito http://www.nottidiguardia.it/)

mercoledì 2 dicembre 2009

Come si scopre un linfoma - parte 1

I tumori sono infidi.
La gente spesso pensa che i tumori facciano male, o si facciano vivi in altro modo. E' vero, si fanno vivi e spesso causano dolore, ma questo in genere succede perché crescono, invadono i tessuti circostanti, danno metastasi a distanza che a loro volta crescono e invadono... Ma all'inizio, quando è piccolo, spesso un tumore non si sente proprio. Eppure è proprio quando è piccolo che un tumore può essere combattuto meglio. Per questo la prevenzione, ogni volta che è fattibile, è importante.
Il linfoma invece, almeno quello di Hodgkin, qualche volta si fa sentire, a modo suo. (Esistono diversi tipi di linfomi, suddivisi innanzitutto in due grandi gruppi: Hodgkin e non Hodgkin. Il motivo e il significato di questa suddivisione ve lo lascio cercare su Google... ^___^ Io ho il linfoma di Hodgkin e parlo di questo.)
L'Hodgkin è un tumore che nasce in un linfonodo, e i linfonodi sono piccoli organelli sparsi un po' dappertutto, molto utili per le nostre difese immunitarie. L'hodgkin, quindi, di solito "nasce" in un linfonodo: poi si diffonde innanzitutto ai linfonodi più vicini; poi a quelli un po' più lontani; infine le cellule del linfoma arrivano fino al midollo osseo, che è la "fabbrica" di tutte le cellule del sangue e del sistema immunitario.
I sintomi con cui PUO' presentarsi un hodgkin sono in realtà aspecifici: prurito (dappertutto e senza una causa apparente), tossettina stizzosa; o anche febbre o febbricola, perdita di peso, sudorazioni notturne profuse.
Poi un linfoma PUO' farsi sentire anche perché, crescendo, va a comprimere altri organi: una vena, magari, o l'intestino. Oppure è in un posto dove se cresce vedi subito il "bozzo": ai lati del collo, nel cavo ascellare, alle pieghe dell'inguine... In questo caso la persona se ne accorge e va subito dal medico, che farà fare gli esami adeguati.
Certo, se uno ha prurito non pensa subito al linfoma, come ha ben raccontato Nanni Moretti in un suo film; e la febbre può avere centinaia di cause; e quando uno la notte suda in genere dà la colpa al caldo, al piumone pesante, al riscaldamento troppo alto...
Comunque, hodgkin PUO' anche non farsi sentire per niente... ed essere scoperto quasi per caso, magari facendo un'ecografia o una lastra del torace.
Ma se avete molti dei disturbi descritti sopra, forse è il caso di fare qualche esame... giusto per stare tranquilli!

...e io come ho scoperto di avere un linfoma di Hodgkin? Se vi interessa saperlo dovrete leggere la parte 2!

martedì 1 dicembre 2009

Mi presento...



E' il mio primo blog, e non so proprio come si faccia un blog.
Ma credo che sia buona educazione presentarmi, e spiegare perché mi sono messa a fare un blog.

Sono Claudia, ho 34 anni, sono un medico anestesista rianimatore. E ho il linfoma di Hodgkin.

L'idea di fare un blog per raccontare la mia esperienza, e soprattutto quello che avevo imparato nel viverla, in modo che magari fosse utile per altri che vivono la mia stessa esperienza, mi era già venuta mesi fa. Ma poi il tempo è mancato... Ero tornata a lavoro, avevo mille impegni... e così non ne ho fatto niente, e la pagina già impostata è rimasta vuota.

Ora rieccomi qui, in ospedale, per la mia seconda chemio "di consolidamento", nel cammino che mi porterà all'autotrapianto... sperando di eliminare questa recidiva una volta per tutte.
Stavolta il tempo c'è, non ho scuse.
E poi è anche un modo, per me, per fare il punto della situazione. E per non dimenticare.

Quindi, ecco qua. Questa è la mia storia. O almeno, un piccolo pezzo della mia storia...

Perché la vita, mia e di tutti, va molto al di là di un linfoma, un problema, una difficoltà. Anzi, forse la vita è proprio tutto il resto: è quello per cui vale la pena vivere che aiuta a sostenere anche le difficoltà, le cure, i problemi, le sofferenze.

Ma qui racconterò solo un pezzo della mia storia, della mia vita. Il resto, chissà...